lunedì 25 gennaio 2010

Musica - “The Opiates – Revised”, di Thomas Feiner & Anywhen


Recensione a cura di Filippo Benedetto

The Opiaters - Revised
Thomas Feiner & Anywhen
Etichetta: Samadhisound
data uscita: 11 giugno 2008
prezzo: 20,40 euro




Complice la visione dell'ultimo film di Carlo Verdone, 'Io, Loro e Lara', qui recensito, è possibile scoprire imperdonabilmente nuovi talenti musicali. Sì, perchè Verdone è sempre stato un appassionato di musica e se è nota la sua passione per classici del rock (e in qualche caso dell'hard rock) come Jimi Hendrix e i Led Zeppelin, o il vero e proprio culto per David Sylvian e Ryuichi Sakamoto - e lo si è notato anche in quest'ultimo film con la splendida 'World Citizen (I won't be disappointed) - è stata davvero una sorpresa notare che il regista romano ama un musicista semisconosciuto nativo dalla Svezia con all'attivo un solo, bello e struggente, album: si tratta del giovane Thomas Feiner, autore di 'The Opiates - Revised'.
 L'album è un collage di emozioni cupe, fortemente introspettive, quasi ritagliate su misura per 'rivestire' elegantemente pellicole cinematografiche. Prodotto dalla casa discografica di David Sylvian (la Samadhisound), l'album è uscito originariamente nel 2001 e grazie al 'rilevamento' dell'ex componente dei Japan (Sylvian, appunto) è uscito nei negozi in versione completamente rimasterizzata e con aggiunte due bonus tracks. Ma al di là delle, pur apprezzabili, migliorie grafiche, di ingegneria del suono e di contenuto musicale, il disco è una perla nascosta capace di affascinare anche il più 'profano' degli ascoltatori.
La musica di Feiner è minimale al punto giusto, ma estremamente sofisticata nell'uso dell'elettronica applicata alla musica. Non c'è assolutamente nulla di casuale nel minimalismo intimista di questo artista, è tutto voluto e 'pensato' per cullare l'ascoltatore con melodie che possono essere ascoltate con luce soffusa davanti ad un camino acceso, oppure - per contrasto ambientale - durante un lungo viaggio in macchina. E' minimalismo ricco di contaminazioni, dal retrogusto rock all'effettismo pop, dal clichè leggermente fusion fino a sconfinamenti in un dark wave suadente e per nulla soffocante.
La voce di Feiner, poi, fa tutto il resto: ovvero aggiungere calore ad ogni pezzo, con una voce baritonale che aggiunge espressività e spessore alle melodie proposte. Si nota qua e là il ricordo del David Sylvian più visionario, e forse è probabilmente anche per questo che  l'autore di Forbidden Colours (famoso brano scritto ed eseguito in coppia con Ryuichi Sakamoto per la pellicola 'Furyo' del 1983) non ha perso tempo nel produrre l'album di questo artista svedese. 'The Opiates - Revised' è una colonna sonora senza film e questo particolare lo rende ancora più affascinante, solleticando la fantasia 'filmica' che è insita in ogni buon fruitore di musica.

1 commento:

  1. Thomas Feiner ha in sè tutte le corde della nostalgia. Il brano nel film di Verdone è Dina & The Beautiful Blue,qui il video http://www.youtube.com/watch?v=jORyPnUdQ48

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