mercoledì 27 gennaio 2010

Libri - Il bambino con il pigiama a righe, John Boyne


Recensione a cura di Filippo Benedetto

Il bambino con il pigiama a righe
John Boyne
Editore: Rizzoli
Collana: BUR Extra
Data uscita: 04/06/2008
pagine: 211
prezzo: 10 euro



Oltre cinque milioni di copie vendute in tutto il mondo, un film omonimo che ha ricevuto lodi dalla critica specializzata e un premio al migliore attore esordiente, il giovanissimo Asa Butterfield. Parliamo di 'Il bambino con il pigiama a righe' del giovane scrittore John Boyne (che nonostante l'età ha già pubblicato ben 7 romanzi). 


Raccontare una fase tragica della storia europea (e mondiale) come quella della Seconda Guerra Mondiale e dell'Olocausto, e farlo in modo non scontato, non è affatto facile e rischia di non aggiungere molto di più a quanto già si conosce del tema. Lo scrittore John Boyne, complice una storia vera sapientemente narrata e stilisticamente fluida, è riuscito invece nell'impresa di rapire il lettore con una storia letta, vissuta fino ad un imprevedibile e drammatico epilogo con gli occhi di un bambino. Bruno, questo il suo nome, è un ragazzino come tanti nella berlino anni 40, in pieno regime nazista. Improvvisamente è obbligato a trasferirsi insieme ai suoi genitori 'per motivi di lavoro'. Ignaro di quale sia il lavoro del padre (un alto ufficiale dell'esercito nazista) segue la famiglia nel lungo viaggio verso Auschwitz. Insediatosi nella nuova casa, il bambino di nove anni come tutti i ragazzini della sua età osserva scrupolosamente l'ambiente circostante ed ha una curiosità assillante da soddisfare: non riesce a capire perchè, poco più in là dalla propria casa, nei campi vicini ad una 'fattoria' ci siano degli uomini 'vestiti con un pigiama che fanno i contadini'. Ovviamente gli occhi del bambino vedono il 'pigiama' a righe e non possono vedere il dramma disumano che veste quella 'divisa'. Grazie ad un momento di distrazione dei genitori, Bruno riesce ad avvicinarsi quel tanto che basta per vedere da vicino quegli uomini, alcuni vecchi e alcuni giovanissimi, che con quel vestiario lavorano i campi tutto il giorno. Guardandoli attraverso il muro di filo spinato scorge in loro un'infinita tristezza, eloquentemente espressa da visi magri e gambe tremanti dal dolore della fatica. Tra di essi Bruno nota un altro coetaneo, con il quale instaurerà una singolare ma sincera amicizia, che però riserverà al bambino un crudele gioco del destino a causa proprio dello 'strano pigiama a righe'.
'Il bambino con il pigiama a righe' è uno straordinario romanzo, scritto benissimo che illumina di sconcertante e drammatico verismo una delle pagine più cruente della storia dell'umanità. Boyne rapisce il lettore pagina dopo pagina, fino ad un epilogo che, per crudezza e intensità emotiva, cancella il sogno di leggere un lieto fine alla storia dei due bambini. Alla fine, letta l'ultima pagina di questo libro il lettore non può che porsi la seguente domanda: 'Perchè è successo? Perchè l'uomo è arrivato a tanta brutale irrazionalità?'

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