giovedì 28 gennaio 2010

Libri - Il mondo in una regione, di Angelo Ferracuti e Daniele Maurizi


Recensione a cura di Filippo Benedetto

Il Mondo in una regione. Storie di migranti nelle Marche
Angelo Ferracuti, Daniele Maurizi
Editore: Ediesse
Collana: Carta bianca
data uscita: dicembre 2009
pagine: 176
prezzo: 10,00 euro




L'attualità giornalistica nostrana ha riportato alla ribalta, dall'oblio di poche (anche se di ottima fattura) inchieste sul campo, il fenomeno dello sfruttamento bracciantile in Calabria e in Puglia di manovalanza immigrata pagata pochissimo e che vive in condizioni alloggiative degradanti. Per sintetizzare il tutto con tre parole: i fatti di Rosarno. E forse, di 'Rosarno' nascoste o sconosciute agli occhi della pubblica opinione ce ne sono tante altre. Ed è per questo motivo che il filone 'd'inchiesta' ha ripreso vigore, in particolare quello 'vecchio stampo', fatto di interviste sul territorio e immagini scattate in 'presa diretta'. E' un lavoro difficile, a volte rischioso, ma che nobilita e difende un codice deontologico importante per un serio giornalista: raccontare i fatti andando alla fonte.
Ed è quello che hanno fatto Angelo Ferracuti e Daniele Maurizi nel libro-inchiesta 'Tutto il mondo in una regione. Storie di migranti nelle Marche' (Edizioni Ediesse, Collana Carta bianca). L'uno scrittore, l'altro fotografo si sono mischiati al popolo di immigrati, che nel 2010 - grazie a politiche d'integrazione particolarmente efficaci - è arrivata a contare circa il 10% della popolazione marchigiana, per carpirne le aspettative di vita, le delusioni, il particolare punto di vista riguardo alla loro condizione di forza lavoro in una terra che ha mostrato un alto grado di integrazione che ne l'ha resa tra le più virtuose d'Italia. Ferracuti e Maurizi non hanno preconfezionato risposte a domande complesse come quella riguardante la dicotomica questione immigrazione/integrazione. Hanno scelto la strada, non sempre di facile percorrenza narrativa, di illustrare la condizione di immigrato in terra straniera per quello che è e con le implicazioni socio-culturali che comporta. Il risultato di questo lavoro, ben corredato di eloquenti immagini, offre uno spaccato sociologico interessante, sia che lo si guardi dal punto di vista 'nostro' che da quello 'altro' dell'immigrato. Un'inchiesta durata ben due anni e che mostra senza retorica e banalità la giornata tipo di un immigrato della Regione Marche: il lavoro, gli amici, la famiglia, il tempo libero; insomma la loro (come la nostra) normalità quotidiana. Un saggio illuminante che può aprire squarci di luce su una realtà apparentemente 'invisibile' ad un occhio meno attento sulla realtà migrante nel nostro Paese.

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