sabato 23 gennaio 2010

Libri - 'Le Scintille', il nuovo libro di Gad Lerner


Recensione a cura di Filippo Benedetto

Scintille. Una storia di anime vagabonde
Gad Lerner
Editore: Feltrinelli
Collana: Serie Bianca
data uscita: 11/11/2009
pagine: 240
prezzo: 15,00 euro



Le 'scintille d'anime' rappresentano, nella tradizione ebraica, i conflitti latenti che ancora animano gli spiriti rimasti sulla terra. A partire da questa premessa, o amara constatazione, Gad Lerner prova a raccontare un mondo sul terribile pericolo di sprofondare in un'era di interminabili conflitti dove nazionalismo, religione ed 'etnia' creino nuove e più deflagranti 'Scintille', come è appunto intitolato l'ultimo libro, edito dalla Feltrinelli (Collana Serie Bianca), dell'ideatore e conduttore de 'L'Infedele'.
Ripercorrendo a ritroso una sorta di  viaggio a ritroso nel tempo, riappacificandosi con il proprio passato e le proprie origini (siano esse culturali o religiose), Gad Lerner ci guida in un percorso di ricerca molto più ambizioso della semplice ricostruzione autobiografica dell'autore. Certo, in questo bellissimo libro sono presenti a più riprese le immagini anche simboliche delle radici culturali abbandonate e riscoperte nella Beirut ritrovata da Lerner. Ma c'è uno sguardo che sembra andare proprio 'oltre' la Beirut cosmopolita ed europea dei giorni nostri, sullo sfondo di conversazioni familiari con parenti ora più che mai 'vicini'.
 Ecco allora che l'autore, pagina dopo pagina, si rende protagonista egli stesso del dramma mediorientale: quel frantumarsi traumatico di 'scintille d'anima'; ed una di queste finisce proprio incarnarsi in quella dell'autore, il Lerner 'vagabondo' in costante ricerca dei perche delle identità smarrite e dei conflitti perenni in una delle terre più controverse del medioriente (tutto questo, ovviamente, in un processo di astrazione generalizzante svolto con crescente e costante consapevolezza fino all'epilogo del libro). Si scopre allora che i nazionalismi, in letargo per decenni nelle regioni sudorientali dell'Europa possono 'migrare' e mietere consensi più duraturi se non si opera con lucidità quella ricomposizione delle 'anime vagabonte', di quelle 'scintille' descritte nel cosiddetto Gilgul della Quaballah ebraica. Ed è appunto in questo che sta la straordinaria forza evocativa di 'Scintille. Una storia di anime vagabonde', nel saper con intelligenza costruire attorno ad una vicenda tutta personale, l'io narrante, riflessioni suggestive e importanti che interessano il 'noi' lettore inteso come comunità culturale, politica e sociale, come generazione post-900,  ed infine come popolo europeo post-ideologico.

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