giovedì 21 gennaio 2010

Libri - Nonna Carla, l'autobiografismo come rifugio nel privato di Alain Elkann


Recensione a cura di Filippo Benedetto

Nonna Carla
Alain Elkann
Editore: Bompiani
Collana: Assaggi
data uscita: 13/01/2010
prezzo: 14,00
pagine: 132



Alain Elkann non è nuovo ad imprese letterarie improntate all'autobiografia e all'intimismo. E' un tratto costante in molti suoi libri, come ad esempio 'Il padre francese'. Con 'Nonna Carla', edito dalla Bompiani, l'autore marca ancor di più il 'voto' all'autobiografia regalando al lettore pagine di ricordi della madre scomparsa, Carla Ovazza...


  'Nonna Carla' non è soltanto - come prevedibilmente è anche - una appassionata dichiarazione d'amore filiale. E' soprattutto un taccuino d'appunti, dove riaffiorano ricordi e pensieri persi nel passato remoto dell'autore. Lo stile narrato è fluido, semplice, fortemente 'espressivo' e mai debordante in retorica sdolcinata (in ciò riflettendo bene il temperamento dell'autore). Anche quando il racconto si fa doloroso, con le descrizioni della ultima fase di vita della madre di Elkann, il distacco dell'autore prende la forma di un meticoloso lavoro di lucida analisi del rapporto tra una donna forte ma estremamente sensibile e la propria famiglia. Ecco allora che il titolo 'Nonna Carla' prende la forma di una sorta romanzo di formazione sentimentale, guardando oltre l'episodio sofferto della malattia (che pure viene descritto in tutte le sue dolorose 'tappe': dalle avvisaglie all'incrudelirsi del male, dall'esperienza straziante del reparto di rianimazione fino al funerale) per indagare sugli affetti condivisi con i nipoti, vero e proprio 'testimone' da tramandare ai posteri. Di sè e del proprio mestiere di scrittore, Elkann ha detto di non essere un autobiografo a tutto tondo e che il suo è piuttosto un 'autobiografismo come rifugio nel privato dello scrittore'. Scrivere della morte, della perdita di una persona cara e intimamente 'vicina', è quindi - leggendo le pagine di questo romanzo - un'operazione di genuina catarsi, un viaggio introspettivo alla ricerca della semplicità dei gesti d'affetto come dei ricordi importanti di una persona cara. E il godimento di chi legge, astraendosi per un momento dalla vicenda tutta personale dell'autore, è quello di ritrovare in uno qualsiasi dei capitoli di 'Nonna Carla' un po' del nostro vissuto d'affetti perduti.

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