giovedì 14 gennaio 2010

Libri - Ruffolo e l'unità nazionale a rischio di 'Un paese troppo lungo'


Recensione a cura di Filippo Benedetto

Un paese troppo lungo. L'unità nazionale a rischio
Giorgio Ruffolo
Editore: Einaudi
Collana: Passaggi
Data uscita: 4/12/2009
prezzo: 18,50 euro
pagine: 150



L'Unità d'Italia è avvenuta 'solo' nel 1861. Tra un anno ne ricorrerà il 150° anniversario. Una data vicina ma non troppo e lontana... ma non troppo. La nostra 'giovane' nazione ha, però, un passato fatto di guerre, divisioni tra un nord e un sud contesi tra grandi potenze. Giorgio Ruffolo con 'Un paese troppo lungo. L'unità nazionale a rischio' (Einaudi editore) ripercorre la storia della penisola a forma di stivale attraverso una meticolosa e ineccepibile ricostruzione storica che va dal medioevo ai giorni nostri.

Riannodando i fili della memoria storica, Ruffolo coglie l'occasione per enucleare le questioni secolari che hanno reso impossibile una vera e duratura unità politica e culturale del nostro Paese. L'indagine storiografica condotta dall'autore, corroborata da uno stile narrativo asciutto e di facile lettura, stupisce per la eloquente attualità delle riflessioni ivi condotte. Già a partire dal titolo si nota che il filo diretto tra passato e presente, nella lettura dei problemi connessi all'unità d'Italia passa attraverso gli occhi degli antichi popoli che hanno conquistato il nostro Paese. A partire dagli arabi (che lo hanno definito, appunto, un 'Paese troppo lungo') al dramma della dittatura nazi-fascista. Tutti i 'conquistatori' del nostro Paese hanno cercato di 'dettare' la loro ricetta per unificare a loro immagine l'Italia, senza riuscirvi o addirittura aggravando la sua disgregazione. Lo sguardo di Ruffolo alle vicende odierne è sempre vivo, tanto che ogni riflessione sul passato (più o meno remoto) ha sempre risvolti 'aperti' sulle vicende politiche che viviamo in questi ultimi anni di tumultuosa avanzata proto-secessionista di un nord leghistizzato e un sud in preda a (più o meno credibili) leghe o 'partiti del sud' o di derivazione regionalistico/localistica.
'Il Paese troppo lungo' inchioda il lettore ad una lettura di profondo impatto intellettuale, costringendolo a porsi domande più circostanziate riguardo ai tanti perchè di un'unità mai pienamente inverata soprattutto a livello di coscienza popolare.

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