lunedì 11 gennaio 2010

Libri - Il peso della farfalla, Erri de Luca e il coraggio di due solitari


Recensione a cura di Filippo Benedetto

Il Peso della farfalla
Erri de Luca
Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
prezzo: 7,50 euro
Data uscita: 11/11/2009
Pagine: 72



Cacciatore e preda. Mondi diversi, ma accomunati da una determinata e orgogliosa solitudine esistenziale. Mondi incomunicabili, ma 'famosi' per lo stesso soprannome: l'ultimo dei camosci. Ma c'è un qualcosa di tragico che accomuna i due mondi: la morte della madre della preda, uccisa per mano del cacciatore. I due, l'animale e l'uomo, si guardano e si studiano a distanza e tra loro nascerà una sorta di complicità mai dichiarata. Una sfida all'ultimo respiro, per l'uno o per l'altro: di questo si tratterà. Erri de Luca con il suo nuovo libro 'Il peso della farfalla' (Feltrinelli editore) affonda lo sguardo in questi due mondi diversissimi...
 analizzandone con stile coinvolgente i tratti comuni e le differenze incolmabili.
Ma l'intento dell'autore non è soltanto un avvincente racconto sulla sfida tra un cacciatore e un camoscio. Evidentemente l'intento di De Luca è quello di proporre al lettore un'allegoria originale su coloro i quali scelgono il difficile cammino della solitudine, e di come i solitari riescano meglio di qualunque altro a compiere scelte innovative e in qualche modo coraggiose (come ha avuto modo di spiegare lo stesso autore presentando il libro).
Il camoscio è orgogliosamente solitario perchè non ha niente che se stesso. Sua madre è morta che era piccolo e per difendersi dalle avversità della natura deve contare sulle sue forze. Il cacciatore è altrettanto compiaciuto della propria vita solitaria perchè la sua unica 'amica' la sua 33 magnum, con la quale uccide a sangue freddo le sue prede.
Erri De Luca accompagna il lettore in questo countdown verso lo scontro finale tra i due personaggi, lasciando che il lettore scruti, pagina dopo pagina, il dolore e la sofferenza dell'animale parallelamente all'aridità dei sentimenti del cacciatore. Lo fa con uno stile semplice ed efficace, lasciando 'respirare' la pagina con un buon ritmo narrativo e suggestive descrizioni ambientali.

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