giovedì 18 febbraio 2010

Cinema - Lourdes, di Jessica Hausner

Recensione a cura di Filippo Benedetto

Lourdes
Regia: Jessica Hausner
Cast: Sylvie Testud, Léa Seydoux, Bruno Todeschini
Paese: Austria, Francia 2009
Data uscita: 11/02/2010
Produzione: Coop 99
Distribuzione: Istituto Luce
Genere: drammatico
durata: 96 min.

Deve essere stato difficile per Jessica Hausner, regista austriaca, dirigere un film come 'Lourdes': quando ci si cimenta con un argomenti che sono in quella linea di confine, sottile e ambigua, tra lo spirituale e il pagano si rischiano sonori flop o successi irripetibili. Ovviamente, per 'Lourdes', possiamo archiviare il film come un caso cinematografico pienamente riuscito dove lo spirituale non è banalmente ritratto, mentre il pagano è una delle tante chiavi interpretative del soprannaturale, o meglio, dell'inspiegabile.
De resto un'ambientazione come uno dei più famosi luoghi di culto e pellegrinaggio religioso si presta non solo a considerazioni di natura spirituale, ma anche filosofiche e culturali. E se il distacco della regista, inquadrando ognuno dei protagonisti con la lente ben messa a fuoco, può sembrare un po' asciutto la resa finale è sorprendentemente suggestiva. Il film scorre coerentemente e con un gusto per le inquadrature che riesce a catturare molto di più che semplici stati emotivi dei protagonisti coinvolti nella storia. Credo che il significato profondo di 'Lourdes' sia il seguente: mostrare i limiti dell'uomo, il suo lasciarsi suggestionare dall'impossibile, dall'imperscrutabile. E cosa c'è di più imperscrutabile di un 'miracolo'? E' suggestione? E' un segno di Dio? O più semplicemente è una manifestazione di qualcosa di ancora inspiegabile da parte della scienza? Queste sono le domande che pone il film ed è gradevole il fatto che la regista ponga lo spettatore in condizione di non porsi queste domande 'a scatola chiusa'. Evidentemente molto di questo repertorio di interrogativi 'esistenziali' è il surrogato del substrato culturale della stessa Hausner. Ma è un aspetto che si rivela tracurabile di fronte alla estrema linearità narrativa e all'equilibrato approccio ad un tema tanto difficile quanto quello della paura della sofferenza e al percorso tutto individuale che la protagonista intraprende per risolverla.
In conclusione: se i miracoli esistono, beh...'Lourdes' può essere annoverato tra i più convincenti e benefici.

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