Patatràc
Roberto Vacca
Editore: Garzanti
Collana: Saggi
data uscita: 12/11/2009
pagine: 224
prezzo: 16,60 euro
La crisi economica globale sta acnora investendo società, finanza, stili di consumo e di vita. E' una 'crisi di sistema' o una fase, per quanto turbolenta, di assestamento dei cardini economico-finanziari sinora conosciuti? Le riflessioni, attraverso saggi e conferenze in tutto il mondo, sulle cause di questo disastro economico sono state fatte soltanto dopo l'esplosione di questa sorta di vulcano. Ma è possibile che nessuno sapesse prevedere con esattezza gli effetti di questa crisi? E soprattutto quando sarebbe dovuta scoppiare?
A partire da queste importanti domande, finora eluse da molti autorevoli economisti e uomini di Stato, Giorgio Vacca ha scritto questo saggio dal titolo eloquente 'Patatràc. Crisi: Perchè? Fino a quando?' (Editore Garzanti, Collana Saggi).
L'intento di Vacca è di cercare di andare a monte della crisi finanziaria e riflettere insieme al lettore sul perchè non solo autorevoli esponenti del mondo economico e finanziario sbagliarono previsioni riguardo all'esplosione di questo 'patatràc', ma anche per quale motivo molti governanti si premurarono di fornire all'opinione pubblica generiche rassicurazioni riguardo al futuro delle nostre società, dispensando la certezza che, 'prima o poi' e malgrado qualche temporanea difficoltà , tutto sarebbe andato per il meglio.
Oggi possiamo dire con certezza che questa non è una 'scossa d'assestamento' economica, ma una la crisi economica più grave e profonda dal 1929. Crisi che, come un evento naturale come ad esempio lo 'Tsunami' poteva essere preventivamente affrontata con ricette economico-sociali, nonchè ovviamente finanziarie che almeno ne lenissero quegli effetti devastanti che ora vasti strati sociali stanno patendo.
Il lavoro documentale di Vacca, dunque, risulta prezioso per capire il fenomeno inedito che sta sconquassando le fondamenta economico-finanziarie a livello globale, perchè scava a ritroso nel tempo rispetto ad esso e mostra - sostanzialmente concordando con l'analisi dell'economista Nouriel Roubini - quanto poco giustificata sia la fiducia di vari economisti sulla imminente fine di questa crisi.
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