giovedì 4 febbraio 2010

Libri - La Vocazione, di Cesare De Marchi

Recensione a cura di Filippo Benedetto

La Vocazione
Cesare De Marchi
Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Data uscita: 13/01/2010
Pagine: 210
Prezzo: 16,50


Ci sono libri che fin dalla copertina ti incuriosiscono da morire. Ed è il caso di 'La Vocazione' di Cesare De Marchi. Un uomo (di giovane età di presume) sull'orlo di un trampolino ed indeciso se buttarsi nell'infinito mare, sotto un cielo azzurro dipinto di nuvole qua e là bisogna ammettere che una copertina tanto suggestiva da invitare alla lettura per capire il nesso tra immagine e titolo di questo romanzo.
La Vocazione, effettivamente, tratta il tema della 'sospensione': intellettiva, decisionale, infine emotiva. E' la storia di un ragazzo (Luigi Martinotti) come tanti che tra il lavoro presso un fast-food e le ore passate presso una bibblioteca, coltiva ossessivamente il culto e l'amore per lo studio storiografico. Tanta dedizione, nella lettura vorace di libri di storia, porta il giovane addirittura ad inventare un personalissimo metodo d'analisi storica. Una teoria che vede mutamenti della società come  il prodotto di una terribile “insofferenza dell’insicurezza”, che spinge gli uomini, cambiando continuamente, a inchiodare il mondo in un presente immobile e rassicurante. Il protagonista vive in prima persona quests 'insofferenza dell'insicurezza', vivendo la sua vita in perenne equilibrio tra aspirazioni e fallimento.
 La sua è una genuina e sofferta 'vocazione', dunque, che trova sereno equilibrio, per puro paradosso, soltanto nell'amicizia con Giuseppe, un brillante insegnante affetto da una malattia genetica che ogni tanto lo porta a vivere momenti di depressione.
Nella vita di Luigi non c'è soltanto il conforto dei libri, la monotonia di un lavoro poco appagante o un'amicizia intellettualmente particolare. C'è una donna, sua collega al fast-food dove Luigi lavora, che arricchisce, grazie ad una speciale ed intesa relazione affettiva e sessuale, la contraddizione aspettative/fallimenti del protagonista. Ma il fallimento come 'storico professionista' è dietro l'angolo e quando, puntuale, si manifesta in tutta la sua imprevedibile crudezza il baratro della follia, inevitabilmente, si apre sotto i piedi del ragazzo. Ma sarà follia vera o presunta?

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