E' morto Antonio Giolitti, nitote dello statista liberale Giovanni, all'età di 95. Partigiano prima, e membro dell'Assemblea Costituente poi. Più volte parlamentare della Repubblica (prima con il Pci, poi con il Psi e poi, dal 1987 di nuovo come indipendente nelle fila del gruppo parlamentare del Pci), è stato anche ministro. Per Napolitano è scomparsa 'una personalità di levatura nazionale'. Messaggi di cordoglio da vari esponenti politici, tra cui il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. E' morto Antonio Giolitti, nitote di Giovanni, all'età di 95. La sua lunga carriera politica e parlamentare lo ha visto nelle fila della Resistenza prima, poi come membro dell'Assemblea Costituente.
Eletto più volte parlamentare della Repubblica (prima con il Pci, poi con il Psi e poi, dal 1987 di nuovo come indipendente nelle fila del gruppo parlamentare del Pci), è stato anche ministro. Durante l'invasione sovietica in Ungheria, espresse tutto il suo disappunto per il non distacco dell'allora Pci dall'Urss e lasciò polemicamente il partito. Fu allora che Giolitti si iscrisse al Psi, di cui fu deputato dal 1958 al 1976.
Durante questo periodo divenne Ministro del Bilancio dei governi del primo centrosinistra (dal 1963 al 1964, dal 1969 al 1972 e dal 1973 al 1974) guidati da Moro, Rumor e Colombo. Grazie al suo impegno governativo l'Italia fu uno dei maggiori ispiratori della programmazione economica. Notevole anche il suo impegno in sede europea, quando dal 1977 al 1985 svolse il ruolo di commissario all'interno della Comunità economica europea. Ma il suo temperamento politico, geloso di indipendenza e giudizio critico, lo allontanò anche dal Psi dal quale uscì proprio nell'85 in polemica con l'allora segretario nazionale Bettino Craxi. La carriera politica fece un'ultimo 'step' parlamentare nell'87, quando venne eletto parlamentare indipendente nelle fila, nuovamente, del Pci fino alla fine della legislatura concludendo definitivamente l'impegno politico attivo. La sua non è stata soltanto una vita dedicata come 'scelta di vita' alla politica, ma è stata pregna di vivace impegno intellettuale, prima collaborando con la Giulio Einaudi editore, dirigendo la prestigiosa Serie di Politica Economica, scrivendo numerosi saggi. L'ultima opera scritta risale al 1992, 'Lettere a Marta'(editore il Mulino): una raccolta di riflessioni e ricordi personali sotto forma di racconti indirizzati alla nipote Marta Craveri, che spesso lo interrogava sulle vicende storiche di cui è stato partecipe attivo. Molti i messaggi di cordoglio del mondo politico ed istituzionale. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha scritto un messaggio per dire che 'Antonio Giolitti ha lasciato l’impronta di una personalità di eccezionale levatura culturale e morale nella vita politica e nell’attività di governo.Partecipo con profonda commozione al dolore dei famigliari e al più vasto cordoglio per la sua scomparsa'. Anche il segretario nazionale del Pd ha scritto un messaggio di cordoglio alla famiglia.
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