Risosofia. Aristotele, Kant, Hegel, Marx, Freud e altri burloni
González Calero Pedro
Editore: Ponte delle Grazie
Collana: Saggi
Data uscita: 18/02/2010
pagine: 192
prezzo: 12,00 euro
Non è vero che i filosofi siano persone pochi inclini allo sberleffo pungente e goliardico. Non sembra, a leggere il nuovo volume di Pedro Gònzalez Calero , 'Risosofia' (Ponte delle Grazie Editore, Collana Saggi, pp. 192, 2010): una raccolta illuminante dove sono raccolte le più incredibili battute, i più accattivanti aneddoti raccontati una volta con la 'voce' di Aristotele, un'altra di Karl Marx, un'altra ancora di Freud (e sono solo alcuni degli innumerevoli ed illustri sberleffi raccolti in questo libro).
L'autore non risparmia nessuno nella sua certosina ricerca archivistica, regalando al lettore pagine e pagine di risate genuine e, soprattutto, uno sguardo inedito sulle figure più importanti della storia della filosofia.
Per quanto a prima vista il progetto di archiviazione di questo curioso campionario di burle possa sembrare a prima vista alquanto bizzarro, è vero tuttavia che Gonzalez Calero ci offre un punto di vista e una lente a ingrandimento insostituibili per conoscere aspetti inediti della personalità degli illustri filosofi concentrati lungo le quasi duecento pagine di questo godibilissimo saggio.
Ed è importante ancor di più la sua lettura per un altro motivo di fondo: 'Risosofia' mette il lettore agevolmente nella condizione di poter scrutare usi e abitudini di epoche storiche cruciali nello sviluppo dell'umanità. Il risultato è incredibilmente 'serio', come giusto contrappasso alle spesso divertenti cronache goliardiche di cui sono protagonisti assoluti un insospettabile Lacan o un inedito San Tommaso.
Andando per esempi di pagine illuminanti e particolarmente riuscite di questo libro possiamo citare quelle riguardanti l'idea Lucrezio aveva dell'amore: un ingorgo di atomi, che va sturato nei postriboli, oppure ciò che il già citato San Tommaso - con incredibile humor nero - pensava della 'resurrezione dei corpi'; ecco come rifletteva scherzosamente (...o cinicamente?) il pensatore: '[è] un problema capire come potranno bruciare all'inferno i corpi dei cannibali, se sono fatti e nutriti dei corpi di innocenti destinati al paradiso'. L'autore, insomma, attraverso la raccolta di questi pensieri, di invettive, di aforismi pungenti o surreali, non si limita soltanto da dare del pensiero strutturato dei più grandi filosofi della storia dell'umanità una visione quasi burlesca, ma affronta con incredibile acume critico e originale puntiglio il contesto sociale e la quotidianità di questi geniali pensatori.... persino le loro rivalità, oltre ovviamente ai tic, le miserie e le incoerenze di cui loro stessi - come tutti noi del resto - sono talvolta stati vittime.
Ed è importante ancor di più la sua lettura per un altro motivo di fondo: 'Risosofia' mette il lettore agevolmente nella condizione di poter scrutare usi e abitudini di epoche storiche cruciali nello sviluppo dell'umanità. Il risultato è incredibilmente 'serio', come giusto contrappasso alle spesso divertenti cronache goliardiche di cui sono protagonisti assoluti un insospettabile Lacan o un inedito San Tommaso.
Andando per esempi di pagine illuminanti e particolarmente riuscite di questo libro possiamo citare quelle riguardanti l'idea Lucrezio aveva dell'amore: un ingorgo di atomi, che va sturato nei postriboli, oppure ciò che il già citato San Tommaso - con incredibile humor nero - pensava della 'resurrezione dei corpi'; ecco come rifletteva scherzosamente (...o cinicamente?) il pensatore: '[è] un problema capire come potranno bruciare all'inferno i corpi dei cannibali, se sono fatti e nutriti dei corpi di innocenti destinati al paradiso'. L'autore, insomma, attraverso la raccolta di questi pensieri, di invettive, di aforismi pungenti o surreali, non si limita soltanto da dare del pensiero strutturato dei più grandi filosofi della storia dell'umanità una visione quasi burlesca, ma affronta con incredibile acume critico e originale puntiglio il contesto sociale e la quotidianità di questi geniali pensatori.... persino le loro rivalità, oltre ovviamente ai tic, le miserie e le incoerenze di cui loro stessi - come tutti noi del resto - sono talvolta stati vittime.
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